Aggiornamenti del Codice di Gara Fibur 2012: Carta penalizzata

 L’argomento principale di cui si sta parla in questi ultimi tempi nel mondo del Burraco è quello del nuovo Codice di Gara pubblicato dalla Fibur, Federazione Italiana Burraco, visionabile e scaricabile dal sito ufficiale della federazione: www.fibur.it.

Nei precedenti articoli si sono analizzati diversi aspetti del nuovo Codice, in questo articolo ci occuperemo delle modifiche e degli aggiornamenti fatti al testo del Codice per quanto riguarda le carte penalizzate, di cui si era già data una spiegazione nell’articolo dedicato alla sezione glossario.

L’articolo in questione del Codice è il numero 23, che è stato lasciato invariato nella parte in cui si delineano le caratteristiche che rendono una carta penalizzata e le conseguenze di queste sull’andamento del gioco, ma sono stati aggiunti altri due articoli, il 23 bis e il 23 ter che riguardano, rispettivamente, lacarta penalizzante e lacarta fantasma.

Congelamento, i termini del Burraco

 I provvedimenti alle infrazioni

Molte delle infrazioni al Regolamento che si possono commettere durante il gioco del Burraco prevedono delle sanzioni decise dall’arbitro.

Una delle procedure che maggiormente si utilizzano è quella del congelamento, ossia del blocco dei giochi per il giocatore che ha commesso l’infrazione.

Le situazioni in cui si decide per il congelamento del gioco sono, ad esempio, l’erronea presa del pozzetto, la mancata pesca, la pesca fuori turno così come nella situazione di carta esposta o penalizzata, solo per fare alcuni esempi senza la pretesa dell’esaustività.

La conta delle carte, nel Burraco come nel Poker

 Tra il Burraco e il Poker ci sono veramente pochissimi punti di contatto.

I due giochi sono profondamente diversi sia per quanto riguarda le regole, lo svolgimento del gioco e anche per la filosofia e l’etica sulle quali si basano.

Il poker è un gioco d’azzardo, dove la componente economica, legata alle vincite e alle perdite, è preponderante rispetto al gioco in sé, nel Burraco invece, dove le vincite sono solitamente molto contenute e non danno sicuramente la possibilità di cambiare la propria vita, prevale il senso del divertimento e della sfida in quanto tale.

Ma tanto nel Burraco quanto nel Poker sono di fondamentale importanze le strategie di gioco e la conoscenza delle regole teoriche e pratiche che determinano l’andamento della partita.

Come sopravvivere alla mancata presa del pozzetto

 Il bello delle partite di Burraco, siano esse giocate fra amici al circolo o durante una competizione nazionale, è che sono sempre imprevedibili, in quanto durante lo svolgimento delle diverse mani, le variabili che entrano in gioco sono molte e spesso, intersecandosi fra loro, danno vita a strane combinazioni.

Ed è proprio qui che si vede il bravo giocatore di Burraco, che dimostra di saper concludere degnamente una partita anche quando tutto gioca a suo sfavore.

Ci sono delle situazioni, dovute all’arrivo di carte poco favorevoli o di un feeling non troppo profondo con il proprio partner, in cui, per quanti sforzi si facciano, non si riesce ad arrivare alla presa del pozzetto.

Chiunque giochi a Burraco sa quanto è importante questa tappa del gioco, sia perché con il pozzetto si è quasi conquistata una mezza vittoria, sia perché non prendere il pozzetto vuol dire dover togliere 100 punti al conteggio finale.

Le fasi di gioco nel Burraco a sei giocatori

 Il Burraco a sei giocatori è una variante del Burraco che è nata abbastanza recentemente, ma che comunque ha subito riscosso un grande successo, soprattutto per il fatto che si tratta di una variante che permette di giocare con un numero di giocatori troppo alto per un partita tradizionale e troppo basso per un piccolo torneo, per il quale è necessario avere almeno otto giocatori.

Come per tutte le varianti del Burraco sono state apportate delle piccole modifiche al regolamento del gioco tradizionale, per adattarlo al maggior numero di giocatori e alle diverse dinamiche che si vengono a creare durante una partita.

Oltre alla necessità di disporre di tre mazzi di carte francesi, onde evitare si rimanga senza carte a sufficienza per tutti i giocatori, il “regolamento” del gioco del Burraco a sei giocatori, anche se non si può parlare di un vero e proprio regolamento in quanto non ne è ancora stato stilato uno ufficiale, prevede che prima di prendere il pozzetto sia necessario fare almeno un burraco.

Andare a pozzetto, i termini del Burraco

 Andare a pozzetto, il primo obiettivo da raggiungere

Andare a pozzetto è uno dei termini chiave di tutte le strategie di Burraco. Si tratta, infatti, di uno dei momenti cruciali della partita, durante il quale si delinea chiaramente quale delle due coppie potrebbe essere la favorita per la vittoria della mano.

Infatti, il pozzetto, di cui si è diffusamente parlato in altri articoli, è una riserva di carte nuove e fresche che permettono al giocatore che riesce a prenderlo di poter allungare le carte già calate e fare anche il burraco che permette di arrivare alla chiusura.

Esistono due modi diversi di andare a pozzetto, cioè con o senza scarto.

Cambio carta, i termini del Burraco

 Al limite tra strategia e regolamento

Il cambio carta è la situazione in cui uno dei giocatori è rimasto con una sola carta in mano e decide di prelevare sempre il monte scarti e scarta la carta che aveva precedentemente in mano.

Il cambio carta è una delle strategie che vengono usate di più nel gioco del Burraco, soprattutto quando si arriva alle fasi finali di una partita, soprattutto nel momento in cui uno dei due giocatori ha una sola carta e non sia ancora stato realizzato il burraco che permette di effettuare la chiusura.

In questo modo è come se si mettesse in disparte e lasciasse il gioco nelle mani del compagno che invece potrà continuare a pescare dal tallone e tentare di chiudere la partita.

I perché delle carte

 Non è necessario spiegare l’importanza delle carte nel gioco del Burraco, senza di esse il gioco non esisterebbe!

Ma oltre alla loro funzione essenziale nell’esistenza del gioco ci sono delle curiosità sulle carte che non sempre sono note ma che, oltre ad essere magari simpatiche, servono anche a capire alcuni meccanismi del gioco in sé.

Per esempio, perché i pozzetti si formano prendendo le carte dalla parte bassa del mazzo?

La motivazione deriva da questioni pratiche. Infatti, può capitare che nella composizione dei pozzetti o nella distribuzione delle carte ai giocatori ci sia stato un errore.

Forse, sarebbe stato meglio se…

 Questa è una domanda che si pongono tutti i giocatori di Burraco, tanto gli esperti quanto i principianti.

Infatti, durante una partita di Burraco ci sono infinite possibilità di gioco, ognuna delle quali ha delle conseguenze sulle mosse successive e sui punti che si accumulano durante la mano e, ovviamente, influiscono molto sulle possibilità di vincere o perdere.

Spesso infatti succede che ci si trova in una situazione di indecisione, e questo accade soprattutto nella mani iniziali e conclusive della partita.

All’inizio succede perché ancora i giochi non sono stati del tutto scoperti, e quindi è difficile scegliere quale carta scartare, soprattutto se siamo primi di mano, oppure se aprire un gioco o aspettare per vedere quale sarà la tattica messa in atto dai propri avversari.

Giocatore, i termini del Burraco

 Tipologie (più o meno serie) di giocatori di Burraco

Il gioco del Burraco, in qualunque circostanza venga praticato, oltre ad essere un momento di svago e di divertimento e anche una situazione in cui si viene a contatto con tanta gente diversa e che, soprattutto, durante i torei, viene da ogni parte d’Italia.

Ogni giocatore può risultare più o meno simpatico, fatto sta che ognuno ha il suo modo di giocare, le sue piccole manie e scaramanzie. Ci sono comunque delle tipologie ricorrenti di giocatore, cerchiamo di capire quali sono quelle più frequenti.

Il giocatore nervoso: il suo atteggiamento più ricorrente è quello di masticare il chewingum o, in alternativa, muovere frequentemente una gamba mentre è seduto. Molto fastidioso, soprattutto perché spesso i suoi movimenti si ripercuotono sull’intero tavolo.