Jolly, i termini del Burraco

 Un tesoro che bisogna imparare ad usare

I Jolly fanno parte delle carte che vengono comunemente chiamate, insieme alle Pinelle, matte.

Questa denominazione deriva dal fatto che queste particolari carte possono assumere qualsiasi valore e sostituire, così, nella formazione di combinazioni o sequenze, la carte mancante.

Diversamente dalla pinella, che nel Burrraco è il due, il Jolly non può diventare una carta naturale: non avendo un valore specifico non ha una collocazione naturale all’interno di una scala.

La capacità di variare il proprio gioco

 Nel gioco del Burraco non esistono strategie che possano essere utilizzate sempre e comunque, in quanto ogni partita è diversa da tutte le altre.

Si possono dare dei consigli, ma questo devono sempre essere messi in relazione con le carte che si hanno a disposizione e con i giochi che stanno facendo gli avversari.

In base a questo, una delle più grandi capacità del giocatore di Burraco è quella di saper variare, all’occorrenza, il gioco che ci si era prefissati di portare avanti e iniziare una nuova strategia.

È questo un tipo di gioco che può risultare molto utile nelle fasi centrali e finali di una partita.

Insegnare il Burraco ai bambini

 Inizialmente il Burraco veniva considerato un gioco molto semplice, le cui regole erano quelle della Canasta ma elaborate in modo tale da essere più facilmente comprensibili.

Poi, con il passare del tempo, si è visto come questo gioco, invece, abbia delle difficoltà innate, come la capacità di gestione delle varianti e l’attuazione delle strategie di coppia, che lo rendono molto affascinate e al pari di ogni altro gioco.

Ma, nonostante queste difficoltà, è possibile insegnare il gioco anche ai bambini.

Ci saranno sicuramente delle piccole modifiche da fare, ma sicuramente potrà diventare un ottimo passatempo anche per i più piccoli, che avranno così un modo intelligente e alternativo per passare il loro tempo libero, piuttosto che stare davanti alla televisione o giocare con un videogioco.

Comunicazione, i termini del Burraco

 Capirsi senza parlare

Il regolamento del Burraco impedisce ai giocatori di parlare tra di loro, sia che la comunicazione avvenga durante il proprio turno di gioco o al di fuori di questo.

Molti dei regolamenti (si usa il termine al plurale in quanto, anche se molto simili, ogni federazione di Burraco ha un suo codice), inoltre hanno anche delle precise indicazioni su quali sono i comportamenti che potrebbero essere passibili di penalità perché considerati un modo per comunicare come, ad esempio, il posizionamento della pinella.

Definire la coppia migliore

 Si è già parlato della variante del Burraco a carte uguali. Si tratta di un modo di giocare a Burraco piuttosto particolare, in cui le carte vengono sistemate in modo tale che tutti i giocatori abbiano le stesse probabilità.

È questa una variante che si utilizza soprattutto nei tornei, che fa in modo che venga meno la componente fortunosa del gioco, quella che determina la sequenza di uscita delle carte.

Infatti, sia le carte che vengono distribuite ai giocatori, sia quelle che sono utilizzate nella formazione dei  pozzetti e anche quella del tallone sono uguali per ogni giocatore che nel tavolo ha la stessa posizione (nei tornei di Burraco i giocatori sono posizionati nelle quattro posizioni relative ai punti cardinali, Nord, Sud, Ovest e Est).

Come funzionano i tornei a carte uguali

 Tra le tante tipologie di tornei di Burraco ci sono anche quelli che sono definiti a carte uguali.

Giocare a carte uguali significa che le carte sono disposte nello stesso modo in ogni tavolo, in modo che ogni giocatore abbia le stesse probabilità di vincere o di perdere e non può, in questo caso, attribuire l’eventuale risultato alla fortuna.

In questa tipologia di torneo è possibile, attraverso una adeguata preparazione dei tavoli, dare la possibilità a tutti di avere le stesse chance di vittoria: così facendo si riesce davvero a capire quale è la coppia più brava, dato che tutti hanno le stesse condizioni di partenza.

Tutti i giocatori che siedono nella stessa posizione hanno esattamente le stesse carte e anche i pozzetti vengono composti con lo stesso metodo.

Se non arriva la chiusura

 Più di una volta si è sottolineato come ogni partita di Burraco ha un suo andamento particolare che dipende sia dal modo di giocare di ogni giocatore sia dalla fortuna.

Le fortuna è una componente essenziale, in quanto anche i giocatori più bravi possono essere messi in difficoltà da situazioni in cui le carte che arrivano non permettono di creare alcuni gioco.

Ma oltre alla fortuna è necessario conoscere le regole fondamentali e, soprattutto, le strategie che permettono di risolvere anche le situazioni più complicate.

Una situazione che spesso si può creare è quella dell’impossibilità di arrivare alla chiusura della partita per mancanza del Burraco.

Quando si devono sacrificare le matte

 Le matte, ossia i Jolly e le Pinelle, sono una delle carte essenziali del gioco del Burraco, croce e delizia dei giocatori, la cui distribuzione è in mano alla fortuna.

Le matte sono quelle carte che possono prendere il posto di una qualsiasi altra carta all’interno delle combinazioni e delle sequenza calate.

Le Pinelle (i due di ogni seme) possono assumere il loro valore naturale quando si completa la serie, dando così anche la possibilità di creare un Burraco pulito, mentre i Jolly inficiano definitivamente questa possibilità, in quanto non hanno un valore naturale proprio.

Chiunque giochi a Burraco sa qual è l’importanza strategica di questa tipologia di carte, che possono essere un grande aiuto come un fardello di cui non si sa bene cosa fare.

Giocare al monte, i termini del Burraco

 Sfruttare il monte degli scarti

Il monte degli scarti è quell’insieme di carte che viene a crearsi durante lo svolgimento della partita di Burraco. Qui vengono posizionate tutte le carte che ogni giocatore scarta alla fine del proprio turno di gioco.

Ogni giocatore, prima di iniziare a calare le sue combinazioni o sequenze, deve pescare una carta, dal tallone o, appunto, dal monte degli scarti. Se il giocatore pesca dal tallone avrà solo una carta, di cui non conosce né valore né seme, raccogliendo, invece, il monte degli scarti può avere più di una carta, tutte conosciute, ma che non sempre potranno essere sfruttate appieno.

Giocare al monte è l’azione per cui un giocatore cala una o più carte presenti nel suo ventaglio per completare poi il gioco con le carte presenti nel monte degli scarti.

Le donne e il Burraco

 Il gioco del Burraco ha avuto un’espansione senza pari fin da quando ha fatto la sua prima comparsa in Italia negli, ormai lontani, anni ’80.

Da allora, e il processo continua anche adesso, il Burraco ha continuato ad appassionare persone e a svilupparsi come mai nessun gioco prima.

Gli italiani, si sa, sono un popolo che ama il gioco delle carte, in tutte le sue declinazioni, ma quello che stupisce del Burraco è che è stato il gioco che ha aperto il mondo delle carte anche alle donne.

Infatti, le carte, come un po’ tutti i giochi d’azzardo, sono stati sempre considerati un ambiente prettamente maschile, erano davvero poche le rappresentanti dell’universo femminile che si sono avventurate in questo spazio.