Jolly, i termini del Burraco

di Redazione Commenta

Un tesoro che bisogna imparare ad usare

I Jolly fanno parte delle carte che vengono comunemente chiamate, insieme alle Pinelle, matte.

Questa denominazione deriva dal fatto che queste particolari carte possono assumere qualsiasi valore e sostituire, così, nella formazione di combinazioni o sequenze, la carte mancante.

Diversamente dalla pinella, che nel Burrraco è il due, il Jolly non può diventare una carta naturale: non avendo un valore specifico non ha una collocazione naturale all’interno di una scala.

Il Jolly è la carta che nel Burraco ha un valore più alto: vale, infatti, 30 punti, che saranno positivi se il Jolly è stato calato sul tavolo, negativi se è rimasta in mano al giocatore al momento della chiusura.

Per questo motivo è importante che l’utilizzo dei Jolly nella formazione di combinazioni o sequenze sia ben ponderato, in modo da non impedire la possibile realizzazione di un Burraco pulito.

Ad esempio, se si cala una sequenza composta da 3, 4, 2, 6 e 7 di cuori, nel momento in cui si potrà attaccare il cinque di cuori, la pinella prenderà il suo posto naturale prima del tre e, arrivando ad un totale di sette carte consecutive si è formato il burraco pulito (quando la pinella prende il suo posto naturale è possibile inserire nella sequenza anche un Jolly).

La stessa sequenza, costruita però con il Jolly, potrà diventare un burraco sporco o un burraco semipulito. È quindi una carta che va usata con parsimonia e in sequenze che non hanno grandi possibilità di essere allungate.

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