Le matte in fase di chiusura

La fase di chiusura di una partita di Burraco è un momento delicato che richiede la massima concentrazione da parte di entrambi i partner e, soprattutto, tutti e due i giocatori devono fare in modo che ogni loro mossa sia la migliore possibile per arrivare alla fine delle carte prima degli avversari in chiusura.

Date queste premesse, vediamo di capire come è meglio comportarsi nel caso in cui si è proprio alle ultime battute della partita ed è iniziato il testa a testa con gli avversari, momento in cui anche una singola mossa sbagliata può determinare la vittoria o la sconfitta.

Non sprecare le matte

 Abbiamo ribadito più e più volte quale sia il valore delle matte nel gioco del Burraco e soprattutto quanto sia fondamentale utilizzarle nel modo giusto.

Infatti, come ben sappiamo, nel Burraco una matta, sia essa un jolly o una pinella, può essere o un grande tesoro, la carta che ci risolve la partita, come anche il nostro incubo peggiore, la carta che non sappiamo dove mettere e che ci impedisce di giungere a chiusura.

Quindi, avere una matta in mano è una situazione che va gestita con astuzia e intelligenza in modo da poter far diventare la sua presenza sempre qualcosa di positivo. Vediamo in questo articolo come non sprecare le matte e, anzi, ottenerne da loro il massimo profitto.

Il blocco dell’apertura

Una delle prime regole che si impara quando si inizia a giocare a Burraco è che, nel caso in cui si decide di       aprire una sequenza con una pinella, quest’ultima deve essere lasciata libera.

Facciamo un esempio per capire subito di cosa stiamo parlando. Abbiamo in mano 7, 8, 10 di cuori e abbiamo in mano anche una matta (la regola vale sia che si tratti di un jolly o di una pinella).

In una situazione del genere le strategie del Burraco indicano di giocare

7, 8, matta

A due carte dalla chiusura

 Abbiamo giocato male. Oppure la fortuna non ci ha assistito e ci troviamo che siamo rimasti con due sole carte in mano, una situazione in cui sarebbe sempre meglio non trovarsi.

Inoltre, le ultime due carte sono composte da una pinella e da una carta che non lega a nessuno dei nostri giochi. Cosa si può fare per uscire da questa situazione difficile?

Le strategie possono essere diverse ma ciò a cui bisogna puntare è finire le nostre carte il prima possibile sia per andare a pozzetto che per chiudere la partita.

Decidere chi va a pozzetto

 Una delle prime strategie che si imparano quando si inizia a giocare a Burraco è quella che viene definita come la divisione dei ruoli. Nella coppia di Burraco, così come nelle coppie della vita reale, i compiti sono divisi al fine di portarli tutti a compimento senza interferire l’uno con l’altro.

Nel gioco del Burraco così come nella vita si deve venire a creare una sorta di sinergia, ossia una collaborazione il cui risultato è più alto della somma delle azioni prese singolarmente.

Nel Burraco la divisione dei compiti comporta che i due giocatori che si trovano a fare coppia intuiscano il prima possibile chi sarà dei due che è deputato a giocare per arrivare all’obiettivo (presa del pozzetto, costruzione del burraco e chiusura) e avere, quindi, un ruolo da protagonista, e chi, invece, sarà la spalla, cioè il giocatore con un ruolo all’apparenza meno attivo ma allo stesso modo importante.

Tradire l’avversario

 Nel gioco del Burraco sono molto importanti le informazioni che si passano al compagno e lo abbiamo ripetuto molte volte in diversi articoli. C’è da considerare, però, che le stesse informazioni che noi vogliamo far arrivare al nostro socio, per forza di cose passano anche agli avversari e i più bravi non avranno certo problemi a utilizzarle a loro favore.

Per questo a volte è importante cercare di veicolare delle informazioni che non sono scorrette, ma che possono essere comprese in modo giusto dal nostro compagno e, invece, in modo ambiguo dal nostro avversario.

Comunicare con la pesca e con la raccolta

 Nel gioco del Burraco uno dei segreti per essere una coppia competitiva è quello di riuscire a capire reciprocamente le carte che si hanno in mano.

Questa comunicazione di solito avviene con gli scarti, come abbiamo più volte sottolineato, ma può avvenire anche in altri modi come, ad esempio, con la pesca e la raccolta. Infatti, la scelta di raccogliere il monte degli scarti da parte di un giocatore o di pescare dal tallone ha, per il suo compagno, un significato ben preciso.

Cerchiamo di capire insieme cosa e come si comunica con il tallone e il monte degli scarti.

Aiutare il compagno con gli scarti

 Non ci stancheremo mai di parlare degli scarti. Lo scarto è una delle componenti fondamentali del gioco del Burraco che deve essere tenuta in considerazione se non si vogliono sprecare carte e occasioni importanti per vincere una partita.

Oggi parliamo del motivo per cui è vietato, anzi vitatissimo, scartare l’ultima carta scartata dal nostro compagno.

È una regola che vale in qualsiasi momento della partita vi trovate che va però rispettata soprattutto quando ci si trova in momenti cruciali come la prossimità della presa del pozzetto o della chiusura.

Quando non prendere il pozzetto

 Anche se la presa del pozzetto è uno degli obiettivi fondamentali del gioco del Burraco, esistono delle situazioni in cui è rinunciare a queste carte può essere più utile che prenderle.

Si tratta di situazioni estreme, ovviamente, ma che vanno conosciute per evitare di perdere dei punti preziosi a causa dell’ansia da pozzetto, in quanto si tratta di partite in cui si è già in una posizione di svantaggio e il pozzetto potrebbe diventare solo un’ulteriore fardello.

Le regole delle combinazioni nel Burraco

Molto spesso si è parlato che nel gioco del Burraco è preferibile, sia nelle partite libere che nelle partite di torneo, calare delle sequenze piuttosto che delle combinazioni.

Le combinazioni, all’apparenza le scale più semplici da giocare, infatti, possono nascondere delle grandi insidie, la prima fra tutte quella di rubare delle carte che potrebbero essere usate per la composizione del Burraco necessario alla chiusura.