Strategie di scarto: quando scartare una carta utile all’avversario

 Una delle prime regole che vengono imparate quando si inizia a giocare a Burraco è quella di non scartare mai una carta che possa essere utile all’avversario.

Ma, come abbiamo detto più volte, le strategie e le tattiche di gioco possono variare molto, anche diventando il contrario di se stesse, in base alla fase della partita in cui ci si trova e anche in base alla situazione specifica.

Vediamo, quindi, quando contravvenire alla regola principale dello scarto può essere non solo utile, ma anche particolarmente produttivo.

Sequenze aperte con le matte

 In un articolo precedente si è parlato del fatto che nel gioco del Burraco, nel momento in cui si sta per aprire una sequenza con l’utilizzo di una pinella, soprattutto quando si è in fase di apertura, è sempre meglio che la pinella o il jolly non siano poste ad incastro all’interno della sequenza, ma che queste occupino il posto iniziale.

Questa è una regola che va rispettata anche nel caso in cui avessimo a disposizione la carta che lega, perché, lasciando la matta libera, si dà l’opportunità al socio di legare le sue eventuali carte. Se non lo fa, potremo attaccare le carte a turno successivo.

Ma, come in ogni strategia, ci sono delle situazioni in cui questa regola  non vale, vediamone una per capire.

Smazzata, i termini del Burraco

 Le diverse fasi delle partite

Come già evidenziato in altri articoli, esistono due modalità principali di gioco del Burraco: si può giocare in partite libere oppure prendere parte ad un torneo, in cui tutte le partite sono finalizzate alla raccolta dei punti che decideranno, poi, l’ordinamento della classifica.

Quando si parla di partite di torneo si parla anche di una fase di gioco definita smazzata. I tornei, infatti, oltre ad essere suddivisi in turni di gioco, presentano una ulteriore suddivisione: la smazzata.

Strategie istantanee e strategie a lungo termine

 Il gioco del Burraco è fatto di tante componenti, una delle più importanti è la componente strategica.

Per strategia, nel Burraco come in tutti i giochi di carte, si intende la programmazione delle mosse che si faranno per raggiungere un obiettivo, che, nel caso specifico del Burraco, sono, prima, la presa del pozzetto e, poi, la chiusura.

Esiste poi una differenza tra le strategie che possono essere di base, anche chiamate a lungo termine, e le strategie istantanee.

Coppia, i termini del Burraco

 Due, il numero perfetto

Il Burraco è un gioco che viene solitamente giocato da quattro giocatori suddivisi in due coppie. I componenti delle due linee, altro termine utilizzato per definire la coppia, al momento della partita siedono uno di fronte all’altro.

Nel gioco del Burraco la coppia ha un ruolo fondamentale sotto diversi punti di vista.

Come in tutte le coppie, i componenti della coppia di Burraco devono avere delle caratteristiche, sia come persone che come giocatori, che devono essere complementari. Laddove uno dei due giocatori tende ad essere protagonista, l’altro dovrà essere la spalla, se uno dei due giocatori è particolarmente propenso al gioco di attacco, il socio dovrà essere bravo nella difesa e così via.

Il compagno ha preso il pozzetto: cosa fare

 Quando si parla di strategie e tattiche da mettere in pratica durante le partite di Burraco, capita abbastanza spesso di trascurare l’altra componente della coppia, il compagno, e le sue azioni.

Quindi si sente parlare spesso di come scartare o cosa giocare, o, ancora, come utilizzare il pozzetto appena preso. Ma se a prendere il pozzetto è il nostro compagno?

Anche in questo caso, ovviamente, ci sono delle regole da seguire per giungere, insieme al compagno, alla migliore conclusione possibile della partita.

Se il nostro compagno ha preso il pozzetto al volo, non si può fare altro che aspettare le sue mosse e poi agire di conseguenza, in base alle carte che sono calate e quelle che sono gli sono  rimaste in mano.

I rischi del pozzetto

 Come è risaputo nel gioco del Burraco una delle prime priorità durante una partita è quella di prendere il pozzetto.

Il pozzetto è il primo passo che ogni coppia, o singolo giocatore nel caso del Burraco a due giocatori, deve fare per potersi avvicinare alla vittoria, che avviene con la chiusura.

Ma non sempre le dispute di Burraco vanno nel verso previsto e può succedere che la presa del pozzetto, oltre a risultare più o meno difficile, potrebbe diventare rischiosa.

Cosa è cambiato con l’inserimento del burraco semi-pulito

 Da qualche tempo è stata ufficializzata, da parte della Fibur (Federazione Italiana Burraco), la maggior federazione che si occupa della promozione del Burraco sul territorio nazionale attraverso l’organizzazione di tornei ed eventi, la possibilità, durante le manifestazioni ufficiali, di poter creare delle scale, siano esse  combinazioni o sequenze, chiamate burrachi semi-puliti.

Si tratta di una serie di più di sette carte che iniziano o finiscono con una matta (jolly o pinella).

Per poter essere definita burraco semi-pulito la scala deve avere la matta all’inizio o alla fine. Se la matta è contenuta all’interno della serie la scala è considerata un burraco sporco.

Burraco pulito, i termini del Burraco

 La massimizzazione del punteggio

Il burraco pulito è una serie di carte contigue, che possono essere allineate in base ad una logica di sequenza (carte dello stesso seme in ordine crescente) o secondo la logica di combinazione (carte dello stesso valore ma di seme diverso).

Per poter essere definito pulito il burraco deve contenere almeno 7 carte, senza l’utilizzo né di pinelle né di jolly.

Strategie di gestione del pozzetto

 Uno degli obiettivi primari di ogni partita di Burraco è la presa del pozzetto.

Si può dire, senza rischio di cadere in errore, che la coppia che riesce a prendere il pozzetto per prima è già piuttosto vicina alla vittoria.

Questo perché si ha la possibilità di allungare i giochi già presenti sul tavolo con carte nuove o aprire nuovi giochi e, in secondo luogo, si possono smaltire prima degli avversari le carte inutilizzabili che non andranno, così, a pesare sul conteggio finale dei punti.

Ma non è solo importante arrivare a prendere il pozzetto. Una volta raggiunto l’obiettivo, quello che conta di più è gestirlo per farlo fruttare al massimo.