Prendere il pozzetto in diretta

 Più volte si è sottolineata l’importanze del tempo nel gioco del Burraco. il tempo, infatti, si configura come una componente fondamentale del gioco ed è importante tanto quanto le carte e le strategie che si mettono in pratica.

Il gioco del Burraco si fonda sulla gestione oculata del tempo: saper essere rapidi e sapere anche aspettare, sono requisiti fondamentali per gestire al meglio una partita di Burraco.

Un esempio di quanto detto lo si può riscontrare nelle occasioni in cui una delle coppie che stanno giocando riesce a prendere il pozzetto al volo. In una situazione del genere si possono riscontrare entrambe le caratteristiche sopra elencate.

Il bon ton del monte degli scarti

 Il monte degli scarti è una delle componenti fondamentali del gioco del Burraco. Pur essendo il posto in cui si appoggiano le carte che non servono, qui infatti finiscono le carte che ogni giocatore scarta alla fine del proprio turno di gioco, ha un ruolo fondamentale per lo svolgimento del gioco.

Data la sua importanza il suo utilizzo è ben regolamentato da tutti i regolamenti del gioco del Burraco. Facendo riferimento al Codice di Gara della Fibur – Federazione Italiana Burraco, vediamo quali sono le regole a cui bisogna attenersi.

La doppia valenza degli Assi

 In tutti i giochi di carte, ma in modo particolare nel Burraco, esistono delle carte a cui solite mante viene attribuito uno scarso valore e considerate poco più che “scarti”, carte cioè che sono sempre buone per finire sul monte degli scarti come elemento inutile al nostro progetto di gioco.

Nel caso del Burraco, le carte che vengono considerate in questo modo sono soprattutto gli assi, i tre e i quattro.

Questo accade perché molte delle strategie del Burraco, come anche molte di quelle riportate in questo blog, si basano sul fatto che le cosiddette carte estreme (le carte iniziali e finali di ogni seme) hanno una valenza minore rispetto a quelle centrali e sono sempre utilizzabili come ultima risorsa.

Burraco a sei giocatori: le principali differenze con il Burraco a quattro giocatori

 Tra le tante varianti del Burraco ne esiste una particolarmente conosciuta: il Burraco a sei giocatori. In questa variante il gioco si svolge tra tre coppie di giocatori.

Esistono diverse differenze tra il gioco del Burraco a sei giocatori e quello a quattro, la prima delle quali è nel numero e nella distribuzione delle carte. Il gioco a sei, infatti, prevede l’utilizzo di tre mazzi di carte francesi e la costruzione di tre pozzetti.

Ma c’è una differenza sostanziale anche nello svolgimento del gioco: è prevista la costruzione di un burraco prima di poter prendere il pozzetto.

Partite lente e partite veloci

 È molto difficile prevedere la durata di una partita di Burraco.

Se si è in un torneo la cosa è molto più semplice in quanto i tempi massimi di ogni partita e di ogni turno di gioco sono stabiliti dal regolamento in vigore per quello specifico evento, ma quando si gioca in partita libera la situazione può essere davvero molto diversa.

Ovviamente ci sono dei tempi da rispettare anche in partita libera, ma solitamente non si è molto fiscali su questo tipo di cose, perché quello che conta quando si gioca tra amici è il divertimento che ognuno può trarre da quello che sta facendo.

Strategie per vincere i tornei: cogliere gli avversari di sorpresa

 Nel gioco del Burraco, così come anche in altri giochi, spesso per riuscire ad ottenere una vittoria è necessario cogliere gli avversari di sorpresa. Soprattutto quando sappiamo che di fronte abbiamo dei giocatori di buon livello, le strategie canoniche possono non bastare, in quanto sono ben conosciute anche dai nostri avversari che non faranno molta fatica a contrastarle.

Questa è una situazione che si presenta più spesso nei tornei, dove ci si trova di fronte persone che sanno giocare bene a Burraco e che sono preparate nella conoscenza delle strategie sia nelle tattiche che si mettono in atto per contrastare le mosse degli avversari.

Carte uguali, i termini del Burraco

 I doppioni

Nel gioco del Burraco succede abbastanza spesso che all’interno del ventaglio di carte che abbiamo in mano, sia quello che ci è capitato dalla distribuzione oppure ciò che abbiamo trovato nel pozzetto, ci siano delle carte uguali (o doppioni).

Per carta uguale, in questo caso, si intendono due carte con lo stesso seme e lo stesso valore.

Sono carte che, anche se inizialmente si potrebbe pensare inutili, se ben giocate possono rivelarsi dei veri tesori.

Strategie di scarto: quando scartare una carta utile all’avversario

 Una delle prime regole che vengono imparate quando si inizia a giocare a Burraco è quella di non scartare mai una carta che possa essere utile all’avversario.

Ma, come abbiamo detto più volte, le strategie e le tattiche di gioco possono variare molto, anche diventando il contrario di se stesse, in base alla fase della partita in cui ci si trova e anche in base alla situazione specifica.

Vediamo, quindi, quando contravvenire alla regola principale dello scarto può essere non solo utile, ma anche particolarmente produttivo.

Gestire le carte durante un torneo di Burraco

 Si è più volte sottolineato che i tornei di Burraco, specialmente quelli di alta categoria, come i nazionali, sono a tutti gli effetti delle manifestazioni agonistiche, durante le quali vigono delle regole ben precise.

Molte delle regole riguardano il gioco in sé, cioè le mosse che si possono fare e le azioni previste per il raggiungimento degli obiettivi, altre riguardano, invece, il comportamento che i giocatori devono tenere nel rispetto del gioco e della sua filosofia e, soprattutto, degli altri partecipanti alla manifestazione.

Il codice di gara della Fibur – Federazione Italiana Burraco prevede delle specifiche regole alle quali i giocatori devono attenersi, pena il pagamento di una penalità (che può essere una decurtazione del punteggio finale della partita o, nei casi più gravi, l’espulsione dalla competizione).

Sequenze aperte con le matte

 In un articolo precedente si è parlato del fatto che nel gioco del Burraco, nel momento in cui si sta per aprire una sequenza con l’utilizzo di una pinella, soprattutto quando si è in fase di apertura, è sempre meglio che la pinella o il jolly non siano poste ad incastro all’interno della sequenza, ma che queste occupino il posto iniziale.

Questa è una regola che va rispettata anche nel caso in cui avessimo a disposizione la carta che lega, perché, lasciando la matta libera, si dà l’opportunità al socio di legare le sue eventuali carte. Se non lo fa, potremo attaccare le carte a turno successivo.

Ma, come in ogni strategia, ci sono delle situazioni in cui questa regola  non vale, vediamone una per capire.