Come si fa a scegliere la strategia migliore?

Nel gioco del Burraco esistono una serie infinita di strategie, tecniche di gioco e simili che, a volte, possono confondere il giocare. Infatti, lo scopo di ognuna di queste è solitamente quello di poter raggiungere gli obiettivi partita il più in fretta possibile o, quantomeno, prima che lo facciano gli avversari.

Quindi, come si fa a decidere qual è la strategia migliore da adottare in un determinato momento?

La scelta va fatta in base all’applicabilità della strategia. La maggior parte di queste, infatti, hanno degli specifici criteri che devono essere presenti per poter funzionare nel modo migliore per farvi arrivare all’obiettivo.

Imprevedibilità e conoscenza nel Burraco

Nel gioco del Burraco, come in guerra e in amore, tutto è concesso! Il Burraco è un gioco che, seppur con delle regole ben precise e determinate, lascia molto spazio alla creatività dei giocatori, che possono, ogni volta, rapportarsi al gioco e alle sue strategie in modo diverso.

Ed è proprio in questo che sta la forza di alcuni giocatori che sono riusciti a diventare dei veri campioni del Burraco, ossia nella conoscenza approfondita del gioco e dei suoi meccanismo, ai quali, però, è stata affiancata anche l’imprevedibilità, ossia quel modo di giocare, che osa e va oltre, che permette di spiazzare gli avversari.

Pescatori e raccoglitori

Ogni giocatore appassionato di Burraco si avvicina al gioco in un modo del tutto personale. Per quanto le regole siano sempre le stesse, infatti, ogni giocatore trova un suo personale modo di giocare che lo distingue da tutti gli altri e che, soprattutto, lo rende più adatto a ricoprire un determinato ruolo all’interno della coppia.

Queste differenze di approccio possono essere identificate, in linea di massima, in due grandi tipologie di giocatori: i pescatori e i raccoglitori. Come si può capire la differenza si basa sulla tendenza a pescare dal tallone o a raccogliere dal monte degli scarti.

Sequenze e combinazioni

Nel gioco del Burraco una delle domande più frequenti che i giocatori, soprattutto quelli con meno esperienza di gioco, si fanno è se è meglio calare delle sequenze o delle combinazioni. La risposta può essere molto semplice, ma è necessario evitare che questa scelta diventi semplicistica.

Spieghiamoci meglio. Tutti i giocatori sanno che è sempre preferibile calare delle sequenze, perché queste hanno una maggiore possibilità di dare frutti sul lungo percorso: una sequenza corta, anche se di solo tre carte, può essere allungata sia a destra che a sinistra con le carte che arriveranno dalla pesca e dalla raccolta, mentre le combinazioni – partendo dal presupposto che all’interno dei due mazzi di carte francesi ci sono solo due carte esattamente uguali per valore e seme – non danno questa opportunità.

Burraco e Canasta – La pinellata

Il gioco del Burraco e quello della Canasta hanno molti punti in comune e, per questo, il primo viene comunemente fatto derivare dal secondo ed entrambi appartengono alla famiglia della Pinnacola. Ma i due giochi hanno anche delle profonde differenze che si possono riscontrare sia nel regolamento dei due giochi che nello svolgimento delle partite.

La differenza che salta agli occhi prima delle altre è che nel gioco del Burraco non è possibile fare la pinellata ossia una combinazione di carte composta da tre o più pinelle o jolly.

Ma qual è il motivo di questa differenza?

La comunicazione e la coppia

 In alcuni degli ultimi articoli abbiamo parlato di alcune tecniche e strategie di comunicazione nel Burraco dedicate ai giocatori esperti. Ma anche i giocatori ancora alle prime armi possono usarle, basta un po’ di pratica e di esercizio.

Fondamentale, in questa circostanza, è la coppia, colonna portante della comunicazione. Per mettere in pratica i principi che abbiamo visto, infatti, entrambi i giocatori devono conoscerli bene e devono essere sicuri che l’intento comunicativo di ognuno sia recepito nel giusto modo dall’altro giocatore.

Il principio di prossimità: un esempio per capire

 Abbiamo appena introdotto un nuovo concetto nelle strategie del Burraco, che si basa su un diverso rango delle carte e sul principio della prossimità. Sono concetti un po’ complicati, difficili da comprendere fino a che non si prova a metterli in pratica.

Facciamo quindi un esempio per cercare di capire come funziona questo sistema di comunicazione nel Burraco.

(Clicca qui per ulteriori dettagli sul rango e sul principio della prossimità)

Il compagno della vita

 Ci sono molti giocatori di Burraco che amano definirsi puristi, ossia giocatori per i quali il Burraco è solo il gioco che si fa in quattro giocatori, divisi in due coppie. Ma il Burraco, come ben sappiamo, è anche molto altro, anche se c’è da dire che l’espressione più vera del Burraco, la forma in cui è nato e nella quale esprime al meglio tutta la sua bellezza, è sicuramente quella del gioco in quattro giocatori.

Il cuore del gioco del Burraco in quattro giocatori, come sappiamo, è la coppia: i due giocatori che combattono per il raggiungimento dello stesso obiettivo, attraverso strategie, trucchi e tutto ciò che possono fare rispettando le regole del gioco. Spesso, soprattutto durante i tornei, si incontrano coppie che giocano insieme da anni e che hanno un feeling molto speciale fra loro che le permette di raggiungere i livelli più alti di gioco.

Perché i pozzetti si fanno con le carte del fondo del mazzo?

 Tra le tante regole del Burraco ce n’è una che, anche se ormai è entrata nell’uso comune e non sembra poi così strana, spesso sollecita la curiosità dei giocatori alle prime armi che non capiscono il motivo per cui nella composizione dei pozzetti si debbano usare le carte prelevate dal fondo del mazzo.

Andiamo con ordine. In ogni partita di Burraco c’è un mazziere che è preposto alla distribuzione delle carte. Prima di questo, però, il mazziere deve mescolare i due mazzi e far tagliare al giocatore alla sua sinistra: questo giocatore, con le carte che ha tagliato, deve comporre i due pozzetti da 11 carte che saranno poi posti sul tavolo.

Giocatori antipatici

 Quante volte vi è capitato di fare una partita di Burraco e trovarvi di fronte un giocatore di cui non riuscivate a sopportare alcuni atteggiamenti?

Può succedere, e non si tratta di un’antipatia rivolta verso la persona in sé, ma solo di un modo di porsi al tavolo da gioco che può infastidire o innervosire gli altri giocatori. Molto spesso questi atteggiamenti vengono rilevati durante i tornei in quanto i giocatori tendono ad essere più nervosi e, quindi, meno tolleranti.