Burraco, ipotizzando tornei post-quarantena

di Valentina Cervelli Commenta

In un momento come quello attuale, in piena pandemia da Coronavirus i tornei devono essere considerati cancellati fino a nuovo ordine. Ma perché non divertirci un poco ipotizzando gli scontri post quarantena?

Tornei di Burraco tra fantasia e realtà

Partiamo da una verità assoluta: tempo che la quarantena imposta a causa del virus finirà, quelli che possiamo considerare giocatori seriali di burraco sentiranno un desiderio impellente di sfidarsi con qualsiasi persona sia disposta a farlo. Una spinta al gioco che sarà dettata in parte dalla necessità di contatto umano e in parte dall’amore per un’attività di carte che da sempre è stata in grado di unire le persone.

Tra fantasia e desideri bisogna cercare di essere realisti. Probabilmente il primo torneo di Burraco che avrà luogo post quarantena sarà caratterizzato da persone che indosseranno comunque la mascherina per sicurezza, forse anche dei guanti, ma che gioiranno della possibilità di poter uscire nuovamente di casa e vivere la propria vita. Un compromesso quindi tra quella libertà che tutti anelano di riconquistare e la paura che l’incubo non sia finito.

Il burraco è un gioco sociale, in grado di dare modo a tutti, a prescindere dall’età, di divertirsi e passare del tempo: i suoi benefici sono noti sia a livello fisico che mentale. E soprattutto la nostra fascia anziana, quella più colpita dall’epidemia, avrà bisogno di “rinascere” dopo un periodo così difficile.

Insieme per gioco ma anche per riprendersi

E’ ancora abbastanza complesso ipotizzare uno scenario realistico per la ripresa dei tornei di burraco così come li conoscevamo. Intorno alla primavera era ormai tradizione vedere mettersi in moto la macchina organizzativa della sezione di Burraco dell’U.S. Acli Marche con tutto ciò che ne sarebbe conseguito.

Quest’anno se non cancellato, tutto quel mondo che l’associazione era in grado di assicurare agli appassionati di burraco è senza dubbio rimandato. Una mancanza che si sentirà ma per la quale si potrà in futuro recuperare ciò che si è perso.

Quanto sarà bello, possibilmente fra qualche mese, essere in grado di rimettersi seduti attorno a un tavolo e giocare con amici e parenti riprendendo il più possibile la vita normale che si faceva un tempo? In questa quarantena obbligata giochiamo con i nostri conviventi e alleniamoci da soli con applicazioni dedicate: in questo modo quando sarà possibile organizzare nuovamente dei tornei di burraco, sul tavolo non metteremo solo le combinazioni di carte ma anche quella voglia di sentirci di nuovo una comunità di persone unite e pronte a divertirsi.

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