L’ansia è una cattiva consigliera

di Redazione Commenta

Un buon giocatore di Burraco sa che per portare a casa un buon risultato sono di fondamentale importanza la calma e la serenità.

Sono due caratteristiche, queste, che fanno la differenza tra un bravo giocatore e un ottimo giocatore.

È l’ansia la peggior nemica di chiunque si avvicina a questo gioco, una cattiva consigliera che rischi di inficiare tutto l’andamento della partita.

Prima di tutto, un giocatore ansioso si riconosce subito e questo è sia un punto a sfavore per l’immagine che la coppia da di sé, con ripercussioni anche sul gioco del compagno, e, soprattutto, un punto a favore per la coppia avversaria.

Se dall’altra parte, infatti, troviamo dei giocatori accorti, sapranno come usare la nostra ansia contro di noi.

L’ansia va gestita. Un giocatore che al tavolo si mostra tranquillo e padrone della situazione può incutere più timore di un giocatore che ha la fama di essere molto bravo.

L’ansia di calare le carte, l’ansia di prendere il pozzetto o di arrivare alla chiusura non favoriscono l’accumulo di punti. È meglio aspettare un giro prima di fare le prime calate, per capire anche il gioco del compagno e riuscire così a creare una sinergia di gioco.

Allo stesso modo, ritardare di un giro la presa del pozzetto o la chiusura, ovviamente se la situazione della partita lo permette, ossia se i nostri avversari sono ancora lontani da questi obiettivi, possono portare ad accumulare più punti con le carte calate e ad alleggerire il peso delle carte che, eventualmente, potrebbero rimanere in mano al nostro compagno.

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