La varianza: nel Burraco come nel Poker?

di Redazione Commenta

Non sono molte le analogie tra il gioco del Burraco e quello del Poker.

I due giochi appartengono a due mondi completamente diversi, che differiscono tanto per le modalità di gioco quanto per la filosofia e le motivazioni che spingono i giocatori a prendere le carte in mano.

Ma in un aspetto, soprattutto, i due giochi possono trovare un punto di continuità: si tratta della varianza.

Per varianza, nel mondo del gioco, si intende la possibilità di avere dei momenti particolarmente fortunati come altri di uguale sfortuna.

Il tutto indipendentemente dalla bravura del giocatore. La varianza investe tanto i giocatori bravi come quelli meno capaci, e dipende soltanto dalla frequenza con la quale si gioca.

Infatti, chi gioca di più è più soggetto, per questioni puramente statistiche, ad avere periodi in cui porterà a casa un maggior numero di vittorie e altri in cui saranno di più le sconfitte. Anche se una situazione simile si verifica anche nel caso di giocatori saltuari, è più difficile definirne l’andamento.

Può capitare a tutti un periodo in cui il gioco risulta più difficile del normale, o di come si è abituati a pensare, e questo dipende in parte dalla varianza e in parte dalle condizioni psico fisiche del giocatore. infatti, oltre alla sfortuna, ci sono da considerare anche fattori personali, propri del giocatore, come ad esempio un periodo di particolare stanchezza o di stress.

Qualunque sia la ragione è necessario capire che i periodi in cui si perde vanno presi come ulteriore stimolo per migliorarsi e per continuare ad allenarsi al gioco del Burraco.

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