Rischi dell’applicazione di strategie di chiusura

di Redazione Commenta

Come abbiamo visto in un precedente articolo, quando succede che uno dei giocatori rimane con una sola carta in mano, dopo che il suo compagno ha preso il pozzetto e non è ancora stato realizzato il burraco che permette di chiudere la partita, si possono mettere in pratica due tipologie di strategie: la regola dell’n+1, o quelle che abbiamo definito delle strategie nascoste.

Entrambe queste strategie perseguono lo stesso obiettivo: riuscire a comporre il burraco e far chiudere il giocatore che si trova con una sola carta.

Ma, pur essendo uguale negli scopi, le due strategie li perseguono in modo diverso e la scelta tra le due opzioni di gioco dipende dalla situazione specifica che si sta affrontando.

Nella prima opzione, quella della regola di n+1, si dà la possibilità al compagno di chiudere mettendo sul tavolo tutte le matte e tutte le scale che si possono creare. Il compagno così avrà molte possibilità di arrivare alla chiusura, ma, allo stesso tempo, gli avversari potrebbero mettere in pratica qualche strategia difensiva o per ostacolare le nostre mosse.

Nel secondo caso, quando cioè si decide di nascondere i propri giochi e di calare le sequenze e le combinazioni che siamo  riusciti a formare solo quando saranno composta da 5/6 carte, il rischio è quello opposto. In questo caso, infatti, impediamo agli avversari di conoscere e bloccare le nostre intenzioni, ma si può dire lo stesso anche del nostro compagno che potrebbe non capire cosa stiamo facendo e così scartare proprio le carte che, invece, servivano alla creazione del burraco.

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