Le carte: i nostri soldati

di Redazione Commenta

Per essere dei campioni di Burraco non servono solo strategie e tattiche di gara complicate e raffinate. Sono sicuramente indispensabili, ma prima di arrivare a pensare alle cose difficili è di fondamentale importanza avere bene in mente quali sono le regole di base, quelle su cui si fondano tutto il resto.

Per questo, anche se può sembrare ovvio o scontato, è molto importante imparare a tenere le carte in mano, in modo da avere sempre tutto ben visibile e pronto ad essere giocato.

Il ventaglio di carte  che abbiamo in mano, che sia quello della distribuzione o il pozzetto appena raccolto, è la nostra arma di combattimento, l’unico mezzo con cui possiamo attaccare o difenderci dagli avversari.

La disposizione delle carte al suo interno è come lo schieramento delle truppe in battaglia: i semi delle carte sono le truppe e le singole carte sono i soldati che la compongono. E, come in ogni esercito che si rispetti, lo schieramento deve essere sempre mantenuto e pronto a partire.

I campioni di Burraco fanno così: le carte dello stesso seme sono raggruppate tutte insieme e le carte sono disposte in ordine crescente (dalla più bassa alla più alta).

Le matte e i jolly, invece, sono tenute tutte insieme all’inizio o alla fine del ventaglio. Queste potrebbero essere equiparate a dei tiratori scelti che entrano in battaglia quando l’obiettivo è pronto per essere colpito.

In questo modo il comandante (che siete voi!) ha sempre tutto sotto controllo e può scegliere quale truppa schierare in base alle necessità della battaglia-partita.

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