Burraco, scala 40 o tresette?

di Valentina Cervelli Commenta

Scala 40, tresette o burraco? Parliamo di 3 giochi totalmente differenti, tutti pronti ad intrattenere persone di ogni età e tra i più apprezzati in Italia da ogni generazione. Ve ne è uno migliore dell’altro?

Di certo il burraco si adatta meglio a qualsiasi persona abbia intenzione di giocare senza trasformare l’attività ludica in una d’azzardo. Non è una novità che anche i bambini di 8-9 anni possano essere in grado di giocare a questo gioco e con lo stesso passare il tempo in modo tranquillo e non diseducativo. Lo stesso non si può dire del tresette, considerabile in tutto e per tutto un gioco d’azzardo. Per secoli è stato oggetto, da parte di adulti ed anziani di ogni categoria sociale, di scommesse e puntate relative alle mani giocate. Se condotto ovviamente insieme a degli adulti o pacificamente senza farlo divenire occasione di scommessa può essere un gioco piacevole nel quale destreggiarsi: in caso contrario è bene comunque tenere lontano dai bambini.

La scala 40 si trova a metà tra queste due posizioni: essa è un parente lontano ma non troppo del burraco ma al contrario dello stesso si adatta perfettamente a divenire oggetto, se lo si vuole davvero, di scommesse di ogni sorta. Già solo per questo motivo il burraco dovrebbe essere considerato la scelta di eccezione tra questi tre. Vero è però d’altro canto che non si può fare un processo alle intenzioni dei giocatori e che se considerati solo ed esclusivamente per il loro potere di intrattenimento, tutte e tre queste attività ludiche sono perfette per essere giocare in compagnia.

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