Burraco, un gioco non solo per “vecchi”

di Valentina Cervelli Commenta

Il burraco non è un gioco per vecchi: comprendere che si tratta di un’attività perfetta per tutti è il primo passo per avvicinarsi alla verità di un gioco in grado di intrattenere a prescindere dalla regione di appartenenza.

Niente limiti di età per il burraco

E’ importante partire da un presupposto: il burraco è un gioco di carte che non prevede alcun tipo di azzardo. Questo significa che le sfide e lo svolgimento dell’attività stessa non vengono inficiate in alcun modo da un ipotetica vincita legata alle mani giocate e che quindi nessuno perde qualcosa. Quello che sembra un particolare irrilevante è in realtà uno dei maggiori punti di forza del burraco, soprattutto se si prende in considerazione il funzionamento di un torneo di questo gioco.

Questa sua particolarità rende il burraco perfetto quindi per essere giocato da persone di qualsiasi età, anche minorenni. E non di rado vengono organizzate, anche nel nostro paese, rassegne dedicate proprio ai più piccoli, la cui mente viene stimolata adeguatamente da questo gioco: non bisogna dimenticare che il burraco è perfetto per stuzzicare in modo positivo le funzioni cognitive. E se in una persona anziana è in grado di preservarle e mantenerle attive, in un giovane cervello in crescita questo sostegno è ancora più utile: non vi sono molti modi più adeguati per stimolare l’attenzione e la capacità di concentrazione dei più piccoli.

Non solo ai “vecchi” piace il burraco

Il burraco è quindi un gioco di carte che senza dubbio presenta connotazioni positive per il benessere psicofisico della persona ma che non basa il suo successo solo su quest’ultime. Il burraco ha subito un boom incredibile di popolarità negli anni perché piace, nel vero senso della parola. Le persone amano sfidarsi senza preoccupazioni, lavorare sul rapporto di “coppia” come giocatori e passare del tempo in allegria senza cedere ad un agonismo di tipo “violento”.

Nessun giovane amante del burraco pensa che il burraco sia un gioco da vecchi, soprattutto quando impegnato in sfide al cardiopalma dettate spesso e volentieri dalla dea bendata anche quando ci si impegna in strategie di vincita molto particolari. Insomma, questa attività è tutt’altro che noiosa sia a 15 anni che ad 80 e si adatta perfettamente, tra le altre cose, a divenire un importante punto di incontro sociale tra le diverse generazioni.  E’ uno spettacolo incredibile trovarsi ad osservare i più piccoli entrare in contatto con gli anziani attraverso qualcosa di comune: cosa può esserci di più bello di questo?

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