A cosa serve il Codice Operativo Condiviso

di Redazione Commenta

Nel post pubblicato subito prima di questo abbiamo scritto una piccola introduzione al cosiddetto Codice Operativo Condiviso (Che cos’è il Codice Operativo Condiviso), una perifrasi che deve il suo conio ad una grande esperta di burraco del panorama italiano, Maura Vitale, autrice anche di molti libri su questo gioco.

Nel post precedente abbiamo quindi spiegato, riassumendo, che per Codice Operativo Condiviso si intende quell‘insieme condiviso di regole di gioco che rendono tale la coppia agonistica, perché vengono tacitamente messe in pratica senza deroghe ogni qual volta se ne presenti l’occasione.

Ma, al di là delle definizioni teoriche, a cosa serve l’applicazione del Codice? L’applicazione costante del COC (questa la sua abbreviazione) porta alla coppia agonistica grandi benefici, perché ne rinforza la fiducia reciproca, la prevedibilità e dunque la strategia.

Il COC è di conseguenza di fondamentale importanza quando ci si impegna in competizioni ai diversi livelli. Esso infatti consente al partner di giocare, anche nelle gare più impegnative in totale sicurezza, dal momento che il codice utilizzato per interpretare e comprendere le vostre mosse è lo stesso che anche voi avete usato per attivarle e che userete anche in futuro.

Un’applicazione saltuaria del COC, al contrario, non apporta alcun vantaggio alla coppia, anzi contribuisce a metterne in luce tutte le criticità e i punti di debolezza, che statene certi, diventeranno presto visibili anche ai vostri avversari.

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