La storia del Burraco in Italia, a dispetto dei quasi tre milioni di appassionati giocatori, è piuttosto giovane. Sono circa trent’anni che il burraco è approdato in Italia, provenendo dall’America Latina, e in pochissimo tempo ha scalato tutta la penisola conquistando chiunque incontrasse sul suo percorso.
In pochissimo tempo si sono visti spuntare tornei e associazioni di persone che hanno messo impegno e costanza nell’organizzazione e nel funzionamento di queste manifestazioni, all’inizio perlopiù locali, per poi espandersi a macchia d’olio in tutto ilo territorio nazionale.
Il problema fondamentale che così è venuto prepotentemente a manifestarsi è stato quello della necessità di un regolamento univoco e chiaro che permettesse a tutti gli appassionati di giocare e incontrarsi per gareggiare senza incappare costantemente in discussioni o problemi per la discordanza del regolamento o del metodo di gioco.
È nel 1997 nasce la Fibur (Federazione Italiana Burraco) la prima e maggiore federazione italiana interamente dedicata al Burraco che ha fatto grandi sforzi per compilare un regolamento e un’etica di gioco univoca che non scontentasse nessuno e che, soprattutto, permettesse a tutti di giocare senza perdere il gusto del divertimento. Al momento la Fibur conta oltre 16.000 tesserati e quasi 300 associazioni a livello locale che si sono affiliate nell’intento comune di promuovere e tutelare il Burraco.
La Fibur organizza tornei e campionati regionali e nazionali durante tutto l’arco dell’anno e ai quali possono partecipare tutti i giocatori appartenenti alle associazioni locali affiliate.