Comportamenti scorretti e ammonizioni

di Redazione Commenta

Sempre più spesso dalle varie associazioni  e federazioni che si occupano della diffusione e della promozione del gioco del Burraco vengono organizzati tornei durante i quali centinaia di giocatori si sfidano al loro gioco di carte preferito.

In queste occasioni vige sempre un codice di gara molto ferreo che stabilisce come si deve sviluppare il gioco, le sue varie fasi, i diritti e i doveri dei giocatori e le competenze dell’arbitro.

Questi regolamenti, per quanto molto simili fra loro, possono differire per alcuni piccoli particolari in base alla federazione che si è occupata di redarli, ma, tendenzialmente, le regole del gioco sono sempre le stesse.

Inoltre, in questi codici di gara, che ogni giocatore dovrebbe leggere prima di decidere di iscriversi ad un determinato torneo, è compresa una sezione che riguarda l’aspetto etico del gioco, cioè una serie di norme che riguardano delle regole di buona educazione che i giocatori sono tenuti a rispettare durante tutta la durata del torneo.

Queste regole hanno lo scopo primo di guidare il comportamento dei giocatori in quelle situazioni che non riguardano le regole del gioco stesso, ma l’atteggiamento che va tenuto per rispettare gli altri giocatori e la filosofia stessa del Burraco.

Chi contravviene a queste regole, contrariamente a quanto avviene se si va contro una delle regole contenute nel codice di gara, non ha subito una penalità, ma è passibile di ammonizione, cioè  un richiamo verbale da parte dell’arbitro. Nel momento in cui l’arbitro si rende conto che da parte del giocatore c’è una volontà di dolo o che il comportamento scorretto viene reiterato, sia arriva alla penalità.

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