Tranca, ricordiamo questa variante

di Valentina Cervelli Commenta

Sapevate che il Tranca è una variante del burraco? Riscopriamo insieme come giocare con questa variazione sul tema, imparando ancora una volta come divertirsi con poco ma pienamente.

Una variante davvero interessante

Il burraco, questa è la versione più accreditata a livello internazionale, nasce negli anni ’40 in Uruguay. Attualmente è uno di giochi di carte più diffuso in Italia, dove ha avuto un vero e proprio boom negli anni ’80.  È stato così coinvolgente e amato ovunque sbarcato che sono state tantissime le varianti nate.  Il Tranca è una di esse: vediamo insieme da cosa differisce rispetto al burraco classico.

Il tranca è una variante del burraco molto diffusa in America Latina e in particolare in quei paesi che parlano il portoghese. Esso prevede l’uso di due mazzi di carte francesi, pinelle e jolly compresi e si può giocare sia in due che in 4. Ognuno dei partecipanti riceve 11 carte dal mazziere, mentre le altre diventano il mazzo dal quale si pescano le carte. L’obiettivo del gioco è quello di chiudere ottenendo il punteggio più alto creando delle combinazioni tra carte in ordine sequenziale ma con lo stesso seme. O ancora creando delle combinazioni tra carte dello stesso valore ma di seme diverso.

Prima d’iniziare la partita a Tranca, i giocatori possono accordarsi sul punteggio che devono raggiungere, fatto che rende davvero più interessante l’intera esecuzione dato che “alza l’asticella” della competizione.  Quali sono le differenze con la versione classica? In realtà non moltissime, anche se il Tranca è decisamente più complesso e di maggiore durata rispetto al burraco tradizionale.

Uso del 3 nel Tranca

L’uso dei 3 è forse la differenza maggiore: nel Tranca essi infatti hanno un ruolo differente in base al colore. I 3 neri vengono giocati da soli e vengono messi sul monte degli scarti per bloccarlo, impedendo al giocatore successivo di poter prendere le carte che lo compongono. I 3 rossi invece devono essere giocati subito, senza per questo doverli inglobare per forza in una combinazione.

Altra caratteristica interessante del Tranca è che non è obbligatorio prendere l’intero monte degli scarti, ma si può selezionare direttamente la carta che si vuole prendere. In questa variante non si fanno punti facendo burraco ma facendo tTanca, sequenza composta da carte dello stesso seme di questa tipologia a causa dell’uso dei 3:  4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, J, Q, K e A.

Non stupisce che il Tranca sia più complesso e soprattutto più lungo non trovate?

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