Come passare dal Burraco a Scala 40 e viceversa

di Valentina Cervelli Commenta

Vi è mai capitato di dover passare dal giocare a Burraco a Scala 40 e viceversa? E’ qualcosa di incredibile dal punto di vista mentale: il giocatore infatti deve essere decisamente più attento e sveglio di riflessi rispetto al solito.

A chi vi scrive è capitato ultimamente di abbandonare il Burraco per passare alcune serate a giocare a scala 40 e non c’è cosa più difficile del ricordare che in quest’ultimo il due non solo vale due ma non è alla stregua di un jolly. Niente pinelle insomma. Il problema è che il cervello fa decisamente più fatica ad accettare la cosa e la prima reazione che si ha è quella di conservare la carta ed utilizzarla come accadrebbe nel giocare a Burraco. E cosa dire delle combinazioni? Nella scala 40 non si possono mettere insieme più di 4 carte dello stesso valore e le stesse devono essere di seme differente: qualcosa di inesistente all’interno del Burraco.

Insomma, il cervello davvero rischia di “inciampare” in stupidi errori che rischiano di divenire importanti nel momento in cui si gioca a punti e si rischia di perdere perché con la mente ancora legata alle strutture dell’altro gioco. La cosa divertente e stressante allo stesso tempo è che l’unico modo per evitare di fare questi errori è il giocare il più possibile in modo di allenare il cervello a muoversi nella maniera giusta.

Piccola nota di colore che va espressa: quando si gioca a Burraco le pinelle sembrano non arrivare mai: quando si gioca a Scala 4o invece i 2 arrivano sempre a raffica.

 

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