Così è nato il Burraco

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Il Burraco è un gioco di carte che deriva della famiglia della Pinnacola, spesso è accomunato alla Canasta, alla Scala 40 e al Ramino, con i quali infatti condivide alcune regole e strategie di gioco.

Le sue origini, come accade per la maggior parte dei giochi di carte, è difficile da rintracciare, ma la teoria più accreditata lo vede comparire per la prima volta intorno agli anni Quaranta in Uruguay, proprio come una variante della Canasta, con regole più semplici per soddisfare l’esigenza di gioco di gruppi di giocatori più ampi.
Anche il nome sembra derivare dalla parola portoghese buraco che significa setaccio. Infatti lo scopo del gioco è quello di “setacciare” e selezionare le carte in modo da ottenere le combinazioni vincenti.

Dall’Uruguay il Burraco si diffonde rapidamente in Argentina, poi negli Stati Uniti dove spopola negli anni Cinquanta, arrivando ad eguagliare, se non superare, la Canasta per numero di giocatori.

Approda in Italia intorno alla seconda metà degli anni Ottanta, con la Puglia come prima regione ad accoglierlo. Nel giro di pochi anni diventa un fenomeno di notevole importanza: sempre più persone si interessano e iniziano a giocare, sia per diletto sia organizzati in tornei, tanto da rendere necessario un codice di gioco e di conteggio punti univoco.

Per questo scopo negli anni sono nate associazioni e organizzazioni che hanno lavorato e lavorano per dare regole chiare e precise, per lo svolgimento del gioco e per il conteggio dei punti. Solo per citarne alcune: FIBUR – Federazione Italiana Burraco, FEDIBUR -Federazione Burracolive, FIGBUR – Federazione Italiana Gioco Burraco, FIBS – Federazione Italiana Burraco Sportivo.

La storia del Burraco è composta di poche notizie e perlopiù avvolte nella nebbia, ben più interessante e ricco di dettagli è, e sarà, il suo futuro.

 

 

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