L’arbitro rispetto al giocatore

di Redazione Commenta

In questo post ci dedicheremo in particolare all’analisi della figura dell’arbitro dal punto di vista del giocatore. Ma per farlo è necessario, prima, fare qualche passo indietro.

In una serie di precedenti post abbiamo infatti dedicato la nostra attenzione all’approfondimento della figura dell’arbitro e per farlo abbiamo cominciato a rivolgerci anche a documenti ufficiali.

In un precedente post abbiamo, ad esempio, presentato il cosiddetto Manuale dell’arbitro cui si attengono tutti gli Arbitri Federali associati alla Fibur, la Federazione Italiana Burraco.

> Il Manuale dell’Arbitro

In un secondo post ci siamo poi dedicati all’approfondimento dei contenuti del manuale stesso, che risulta diviso in tre parti: una parte introduttiva, una parte centrale e una parte operativa.

> Il contenuto del Manuale dell’Arbitro

Per descrivere la figura dell’arbitro di gioco dal punto di vista del giocatore ci interessa, infatti, in modo particolare la parte centrale che costituisce il Manuale dell’arbitro, poiché, ad una indagine più attenta, risulta proprio divisa in due metà, una dedicata alla figura dell’arbitro in se stesso e la seconda dedicata alla figura dell’arbitro dal punto di vista del giocatore.

Secondo il Manuale ufficiale dell’arbitro l’arbitro dal punto di vista del giocatore è colui che gestisce il gioco, si pone al suo servizio, non gioca durante la direzione delle partite, indirizza ed educa i giocatori in ogni momento, è il termometro della situazione che si viene a creare sul tavolo verde, e deve attenersi anche a delle regole che gli precludono una serie di atti.

Tutti questi aspetti saranno successivamente approfonditi.

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