Compressione, i termini del Burraco

di Redazione Commenta

Una strategia vincente

La strategia della compressione dell’avversario è una delle strategie più sofisticate che si possano usare durante una partita di Burraco, proprio per questo è utilizzata soprattutto dai giocatori esperti e di alto livello.

La compressione dell’avversario, in molti manuali del gioco del Burraco, viene chiamata anche squeeze, termine inglese che riesce a dare un’immagine molto chiara della situazione che si viene a creare quando una delle coppie in gioco mette in pratica questa strategia.

Cos’è la compressione dell’avversario

Per compressione dell’avversario si intende la raccolta costante dal monte degli scarti di uno dei due giocatori (ma può essere eseguita anche da entrambi). In questo modo all’avversario non rimane altra scelta se non di pescare dal tallone.

In questo modo l’avversario si troverà sempre con poche carte e sarà molto difficile per lui arrivare alla chiusura della partita.

Regole precise per mettere in atto la compressione dell’avversario

La compressione dell’avversario può essere messa in atto solo se ci sono delle condizioni ben precise che consentono di non rischiare di ottenere l’effetto contrario.

In primo luogo il giocatore che decide di mettere in pratica lo squeeze deve avere in mano un numero sufficiente di carte da garantirgli di non scartare mai una carta utile all’avversario. Solo in questo modo, infatti, si può sperare nella sua buona riuscita.

Si può mettere in pratica quando gli avversari, pur avendo già preso il pozzetto, non hanno ancora costruito il burraco necessario alla chiusura.

In secondo luogo va utilizzata nei confronti dell’avversario che ha meno carte in mano, in modo che verrà a trovarsi nella situazione che spesso viene definita come “incartamento”.

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