Burraco e ramino: analogie e differenze

di Valentina Cervelli Commenta

Quali sono le analogie e differenze tra il burraco ed il ramino? E’ impossibile, anche volendo che tutti i giochi di carte siano uguali: va accettato però che talvolta, almeno per ciò che riguarda lo sforzo mentale ed alcune impostazioni vi siano delle radici comuni.

Il ramino, va sottolineato, è in pratica il parente più stretto esistente della scala 40 che ne rappresenta una versione alternativa. Esso si è andato diffondendo in Italia intorno agli anni 20 del ventesimo secolo e per tipologia di approccio è molto simile al burraco: entrambi sono perfetti da giocare per chiunque, a prescindere dall’età. Anche la distribuzione delle carte e la creazione delle combinazioni è abbastanza congrua: a cambiare è la gestione degli scarti in base al numero di giocatori e all’azione da intraprendere.

Non ci dilungheremo in grandi spiegazioni ma nel ramino tanto quanto nel burraco è importante pensare sia a ciò che si scarta, sia a ciò che potrebbe servire all’avversario: osservare è basilare per potere dare vita ad un’ottima mano di gioco. La più grande differenza tra il ramino ed il burraco sta nel fatto che il primo, pur non essendo un gioco d’azzardo vero e proprio, comprende comunque una posta che può venire rilanciata a seconda delle varianti scelte.

Chiunque sappia giocare a burraco non avrà particolari difficoltà nell’imparare le regole e le terminologie legate al ramino: seppur con nomi differenti le combinazioni da raggiungere sono molto simili. Se ci si vuole divertire possono andare bene entrambi i giochi, in qualsiasi contesto ed occasione.

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