Burraco, figlio di scala 40 e canasta

di Valentina Cervelli Commenta

Il burraco può essere considerato il figlio naturale della canasta e della scala 40 in un certo senso: l’appartenere alla famiglia di gioco della pinnacola lo rende tra l’altro uno di quelli più semplici da comprendere e fare propri.

Non è una novità che il burraco sia essenzialmente un gioco adatto a qualsiasi giocatore di qualsiasi età: per quanto alcune regole possano sembrare un tantino più complesse in alcune varietà dello stesso, il gran numero di eventi che ogni settimana vengono creati sullo stesso sono la dimostrazione ideale della capacità di quest’attività ludica di riuscire a soddisfare le esigenze di qualsiasi tipo di persona.

Certo, forse dire che sia “figlio” di scala 40 e della canasta non è il modo migliore per descriverne il funzionamento, ma può aiutare i neofiti di questo gioco di carte a comprendere che in realtà non vi è bisogno di essere “spaventati” dall’impararlo. Anzi, si tratta infatti del classico gioco nel quale alla fine anche i principianti possono vincere delle mani con facilità, grazie alla casualità delle carte: non si può non ricordare che su 108 carte vi sono 4 jolly ed 8 pinelle per un totale di 12 matte. In tutto ciò la vera discriminante per la vittoria diventa la fortuna del singolo giocatore e non sempre la sua bravura.

Le strategie di gioco ovviamente hanno il loro ruolo, soprattutto se si gioca in coppia ed in un torneo: ma in linea di massima è la fortuna a dettar legge. Motivo per il quale, con questo particolare membro della famiglia della pinnacola si dovrebbe giocare sempre.

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